CASATE DEL NORD
Ci troviamo alla fine della lunga "grande guerra del Nord" che ha rafforzato il dominio dei Blackhaven, Protettori del Nord ed eredi degli Stark, contro l'Asse nemica costituita da Bolton e Manderly e nel corso della quale è avvenuto un cedimento della Barriera e una conseguente copiosa invasione di Bruti e di Non morti nelle terre dell'Estremo Nord.
Sono passati 165 anni dalla Battaglia del Tridente che ha azzerato il calendario del Westeros, conteggiando, per volere della cittadella, il tempo da quella data che ha avuto conseguenze di guerra feroce e interessato tutti i sette regni. Oggi il Westeros è un sistema di regni autonomi. Il Nord, estinti apparentemente gli Stark, ha vissuto decenni di lotta intestina tra le antiche Casate alfiere per il Protettorato. Sullo sfondo, impegnate in una politica sotterranea di appoggio, le casate del Sud hanno variato assi di alleanza negli anni. Tutto il Westeros riconosce una nuova forma di signoria propria del Nord distinguendo il potere tra LORD ALFIERI (Nobili) e LORD COMANDANTI (famiglie con origini borghesi, distintisi per meriti militari con titolo e terre acquisite e spesso nobilitate tramite matrimoni).
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Lo scontro primario vede oggi in campo due grandi assi di alleanza che riconoscono due protettorati in lotta tra loro: da una parte i Blackhaven leggendari strateghi, mezzo sangue di origine nobile e borghese, riconosciuti protettori del Nord dagli alfieri UMBER, MORMONT, REED, KARSTARK e dal lord comandante LONGSHORE , dall'altra i Bolton, feroci e implacabili, di fatto per sangue e storia gli unici aventi diritto al Protettorato, riconosciuti dai MANDERLY e da una grande componente di altogiardinesi stanziati con una grande fetta di esercito e da oltre cento anni nei territori del Tritone e da sempre compatti nella politica egemonica e di controllo dei mari.
Dietro questi due assi strategici, infatti, si agitano le forze del Sud che con supporti più o meno dichiarati, guardano con preoccupazione un Nord unito ma assumono posizioni di contenimento della potenza più massiccia del Westeros, Alto Giardino che, qualora ottenesse un'egemonia strategica sul Nord, diverrebbe davvero incontenibile.
In questa guerra una nuova forza è entrata in gioco, un altro volto del Nord: parte dei Bruti che hanno valicato la Barriera in due occasioni in cui è caduta, oggi hanno guadagnato schierandosi con Blackhaven una terra: li chiamano i Bruti del Dono e alcuni di essi alla ricerca di una nuova vita sono scesi in altre regioni integrandosi con i nordici in un percorso difficile di accettazione reciproca, mentre la gran parte, chiamati i Wildlings, si assiepano nelle terre contese, premendo i confini e razziando le cittadine del Nord, incapaci di accettare l'ordine al di qua della Barriera.
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Si gioca a Grande Inverno in una situazione di devastazione per il Nord. Lo scenario in cui i personaggi muovono è uno scenario durissimo.
L'ultimo inverno non è finito, e l'estate è stata, di fatto cancellata da un inverno mai visto a memoria dei viventi che sembra aver reso realtà le leggendarie storie della lunga notte. Le conseguenze sull'economia e la sopravvivenza del Nord rischiano di essere drammatiche. La pressione dei Bruti va a sommarsi con grandi cambiamenti negli assi strategici.
Blackhaven
STORIA
I Blackhaven rispetto alle altre dinastie della Barriera hanno un’origine mista. Le ascendenze borghesi-militari del Capostipite Galen, Generale delle armate del Sud sotto i vessilli dei Dondarion, bisnonno dell’attuale Lord Comandante, sono note alla popolazione.
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Galen Blackhaven, condottiero delle forze dei Dondarrion, organizza dopo anni di combattimento a fianco della gente della Barriera e degli ultimi guardiani rimasti, la resistenza della Barriera. I bruti, grazie al valore di questo condottiero e altri uomini di forte stampo militare, vengono ricacciati indietro nella grande guerra degli anni 70. La civiltà della Barriera inizia quando a questi uomini il Consiglio del Nord e quello dei Sette Regni riconoscono nel titolo di Lord Comandante (in memoria dei guardiani della notte il cui ordine si estingue) la parità di grado a dei borghesi.
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Gli anni seguenti Lord Comandante William Blackhaven, fine stratega, uomo di cultura e intelligenza, amplia il regno dell’ex Castello Nero: Winterguard diviene centro della civiltà della Barriera e la leggenda di quest’uomo, noto come il Vecchio, viene assorbita dal Nord.
Bolton
Da 150 anni, i più potenti del Nord.
Da migliaia di anni, i più temuti.
Forte Terrore, la fortezza della casata, è un nome quanto mai in linea con la sinistra fama della famiglia con l’uomo scuoiato sull’emblema.
L’attuale lord, Rort Bolton, dapprima uomo cauto e paziente, dopo la morte della prima moglie ha accelerato esponenzialmente nel cammino che vorrebbe portasse i Bolton a un ruolo egemonico ufficiale e riconosciuto, nella parte settentrionale del Continente.
Pragmatico più che crudele, non ha esitato a stringere alleanze discutibili fino ad armare i bruti per fiaccare la resistenza delle nobili famiglie che a lui si oppongono e soprattutto dei tre Lord Protettori della Barriera, un titolo che ha sempre ritenuto (non senza ragione) l’ennesimo tentativo di fiaccare le pretese di dominio dei Bolton. Non è un guerriero di fama, per quanto sia considerato un discreto stratega. Ma è sorretto da una volontà di ferro, e da una convinzione inscalfibile, che la sua pretesa sia legittima, e, in prospettiva futura, salvifica per il nord, che la frammentazione del potere ha diminuito in prestigio e peso politico rispetto ai territori del meridione.
William conduce diverse battaglie oltre la Barriera, rendendola un posto aperto a contributi da tutti i sette regni: concede terre e lavoro e una via per ricominciare. Winterguard, nonostante la durissima vita diviene un crocevia di stirpi. William sposa una nobile del Nord, Laurel, rendendo il sangue dei Blackhaven a venire realmente nobile.
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Mavrikios Blackhaven, figlio di William, vive anni di relativa quiete accanto al padre. Uomo di cultura sposa una Karstark, Alypia, cugina di terzo grado dei Lord Alfieri: i due conducono una vita diplomatica, in viaggio per le casate del Nord. Mavrikios uomo portato alla diplomazia più che alla guerra, ha grandi difficoltà nel condurre in diverse occasioni eserciti nei quali i suoi figli Gaius Blackhaven e Marcus Blackhaven, sono trattati al pari degli altri soldati nella crescita gerarchica all’interno dei Guardiani d’Inverno, nuovo esercito della Barriera fondato in memoria dei Guardiani. Durante una missione oltre la Barriera Mavrikios e il maggiore dei suoi figli, muore. Alypia conduce ad Alto giardino i figli minori, Hannibal e Marion. La donna rimane a corte al Sud, protetta dai Tyrell.
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Marcus Blackhaven viene designato come il Lord Comandante di Winterguard. La civiltà della Barriera conosce come principali nemici i Bolton che durante l’ennesima guerra coi Bruti, alla caduta di Lord Comandante Longshore, tradiscono il Nord, armandoli per i loro scopi. Winterguard riesce a ricacciare i Bruti perdendo ingenti forze e senza aiuti dal Sud.
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Viene eletto dal Consiglio ormai unito del Westeros Richard Brandon Tully come Protettore del Nord tra il malcontento della popolazione. A lui viene affidata la Protezione di Grande Inverno che gestisce in un contesto di guerra aperta contro i Greyjoy che massacrano le coste del Nord e i Bolton, avversi e distaccati dal Consiglio. Quando Tully e Donovan falliscono dinanzi all’attacco congiunto dei Bruti e dei Greyjoy, Blackaven conduce la sua gente lontano dalla Barriera, venendo a mancare il contingente ad evitare la strage annunciata. Blackhaven sacrifica i suoi possedimenti per salvare gli Esuli, cosciente di portarli incontro a una strage rimanendo al castello nero. Inizia quello che viene chiamato l´esodo di Winterguard,attraversando tutto il Nord. Un rapporto profondo, in un periodo di privazione, stanchezza, difficoltà nasce tra il Lord, i Guardiani e gli Esuli, dopo molte incomprensioni. Nel Nord prende ancora più consistenza la fama dei Blackhaven: la figura del Nobile borghese che salva la sua gente a prezzo della sua terra piace alla gente e a Grande Inverno, soprattutto, prende forma un´assonanza collettiva nell´identificare l´onore della famiglia Blackhaven, con quella degli Stark. Oggi Blackhaven amato dal popolo, approvato da alcune famiglie del Nord, è reggente di Grande Inverno, Lord Protettore per volete dell'Asse del Lupo del Nord.
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Suo primo figlio ed erede è Errol. In giovane età per una caduta da cavallo ha perso la sensibilità e l’uso degli arti inferiori e non lascia mai il castello di famiglia, spostandosi su una speciale sedia dotata di ruote, costruita su indicazione del Maestro di Forte Terrore. E’ un uomo brillante.quando riesce a non essere ottenebrato dal rimpianto e dal rancore. Rayson, il secondo nato, è stato educato al Sud, secondo i dettami dorniani. E’ considerato il più avvenente e raffinato della nidiata dei Bolton, formidabile cavaliere, lancia più volte temprata nei tornei -rari invero- del Sud. E’ però accompagnato da una fama sinistra persino per gli standard della sanguinaria famiglia. Il giovane rampollo è tacciato di sadismo e crudeltà inverosimili, con particolare predilezione per le giovanissime fanciulle del popolo.
Amerei, unica figlia della defunta lady Arsia, ha ereditato i capelli corvini e gli occhi scuri della madre, assieme alla celebrata avvenenza. E’ una ragazza dolce, ben educata e d’animo nobile, fedele ai dettami paterni è stata pronta a contribuire alla causa dei Bolton con un importante matrimonio dinastico.
Per anni Lord Bolton ha sperato di unirla a Daryn Ellaryon Martell, nel lungo periodo in cui intensi accordi commerciali hanno intessuto una rete di contrabbando tra le maglie alto giardinesi , ma non sono mai mancati informali contatti con la Rosa, per Leo Tyrell, secondogenito del signore di Alto Giardino. Quest’ultimo è stato sordo per anni alle proposte del Bolton fino a quando il compattarsi dell'alleanza anche grazie alla politica stanziale di Leo, che ha costruito e solidificato un ceto alto-borghese di indiscussa influenza nelle scelte politiche dei Manderly, ha fatto decidere i due Lord per questo matrimonio che vede la giovane coppia, oggi, risiedere sui Mari di Porto Bianco e gravitare tra le alte sfere dell'alleanza.
Dell’ultimo figlio della prima cucciolata di Rort, persino i famigliari fingono di dimenticarsi. Rossard è ‘strano’, introverso, amante delle foreste e della solitudine, disinteressato al potere, preferendo esplorare, cacciare, costruire archi come un popolano, apparentemente del tutto privo di considerazione per il proprio sangue antico. “Ross del Bosco”, come viene chiamato dal popolino, è a vent'anni, uno dei migliori scout e ranger di tutto il Nord. Il padre, che lo ha sempre tenuto in scarsa considerazione (proporzionale al disinteresse di Rossard per la famiglia) aveva persino progettato di mandarlo alla Barriera, in modo che potesse farsi un nome ed eventualmente contribuire a minare il potere e il prestigio dei Lord Protettori. Che hanno in verità ben poco da temere da un simile piano (difatti mai attuato). Il giovane solitario vuole continuare ad essere niente più che questo: una creatura del bosco.
L’ambizione di Rort Bolton non si è ‘moltiplicata’ dopo il secondo matrimonio, ma certo ha trovato nuovi spunti e nuove vie su cui venir indirizzata.
Parse Lannister, figlia del vecchio Leone Grigio, ha fatto alla Casata del marito un dono straordinario: Keven, un figlio della stessa età dell’unico altro erede dell’Ovest. Il signore di Castel Granito non ha gradito, tuttavia, la politica di Rort spinta dalla figlia di alleanza verso Alto Giardino. Oggi la danza del leone coi Blackhaven li rende nemici all'asse del bianco coltello mentre anche l'intesa dorniana è sfumata. I Dorniani ormai da tempo, sembrano preferire l’ipotesi di un’unione con i Lannister, oltre a un reale interesse per il Nord, mentre il giovane Daryn Ellaryon Martell si è definitivamente unito all'erede Baratheon unificando la storica alleata del Nord con il rosso sole di Dorne, ora residente a Capo Tempesta.
Lord della Barriera
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UMBER
Quella degli Umber è una casa prossima all’estinzione. I tre figli di Lord Hother sono periti in tre differenti battaglie con i Bolton o i bruti e nessun tentativo di avere nuovi eredi ha dato esito positivo. Si vocifera che la linea di sangue degli Umber sia sopravvissuta attraverso bastardi concepiti con popolane e mogli di attendenti, ma è impossibile provarlo. Inoltre, difficilmente il Lord, chiuso nel castello col suo dolore, accetterebbe di consegnare Ultimo Focolare ai discendenti di figli illegittimi. Pieno di rancore, c’è chi dice che non sia più del tutto in sè dal giorno della scomparsa del suo primogenito, ultimo erede a morire. Ciò nonostante, è lapalissiano affermare che è sempre pronto ad armare e sostenere qualsiasi gruppo armato pronto a combattere i Bolton.
Quando Robb Snow, dalle origini incerte, si è distinto per atti di immenso eroismo rivelando tempra, carisma e ottenendo il massimo seguito non solo tra le fila del suo esercito ma anche tra quelli alleati dei Lord della Barriera, Umber, a seguito della distruzione di Ultimo Focolare, si è rifugiato sull’isola dell’Orso ed è stata l’abile parola di Lady Mormont e di sua moglie Medger a compiere la mediazione tra lui e Robb, il primo dei Bastardi, ma nato da una relazione con una nobile. La vecchia individua nel ragazzo il coraggio e la determinazione della casata e filtra i rapporti riuscendo a fargli guadagnare il titolo con il riconoscimento del cognome al giovane. Robb le ha ripagate prendendo le redini della resistenza al Castello Nero e riconquistando i ruderi della vecchia casa paterna, annettendoli ai possedimenti dei Reduci.
Robb Snow, ora Umber è un uomo valoroso con scarso interesse per i possedimenti paterni. L’amicizia indissolubile con i Longshore e Mance Snow oltre che con Marcus Blackhaven lo ha portato ad accettare di sostituire l’uomo al Castello Nero e a proclamarlo Lord Protettore del Nord. Robb Snow, ora Umber, è un valente soldato, un condottiero che non si risparmia nel pericolo, che stringe un grande rapporto coi Lord Comandanti. Protagonista della guerra contro i Bolton, dopo il tradimento guadagna il diritto alla Casata. Uniti ai Longshore e ai Mormont, in una alleanza con Grande Inverno hanno riconosciuto in Marcus Blackhaven il Lord Protettore del Nord.
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LONGSHORE
Tytus Longshore, storico Lord Comandante di Forte orientale è stato dato per morto durante la la guerra detta del Tradimento. Il Territorio del forte orientale è statp preda di incurisoni e bruti e i suoi abitanti sono stati di recente sterminati da un attacco portato dai selvaggi sembra ad opera di un tradimento dei Bolton.
In realtà l’uomo, grazie all’appoggio incondizionato degli Umber ha condotto una guerra di resistenza che ha permesso di parare la calata dei bruti e secondo alcune leggende, sembra che abbia incontrato Figli della Foresta, trovando il modo di arginare gli Estranei. Grazie ai forni importati da Grande Inverno, l’uomo ha definitivamente coperto il varco della Barriera. Suo figlio Brian è uno dei capi della resistenza. Uomo di valore, pratico e dalla grande capacità strategica è l’erede di una grande storia degli homini novi.
MORMONT
I Mormont hanno vissuto per decenni gli effetti di una politica decisamente isolazionista. Chiusi nelle loro fortezze di tronchi sull’Isola dell’Orso, hanno raramente preso posizione nella questione chiave del Nord: appoggiare la pretesa ‘unificatrice’ dei Bolton o opporvisi fermamente.
La situazione è cambiata (pur non in maniera determinante) quando sullo scranno dell’orso si è seduta Lady Lyanna. Donna, austera, avvezza alle arti della guerra come è tradizione per l’antica Casata, è considerata una mediocre politicante e amministratrice, ma una capace e fiera guida nelle faccende belliche. Convinta che la concentrazione definitiva del potere nelle mani di una sola casata (siano essi i Bolton o futuri avversari) sarebbe controproducente per il Nord, si è dunque ufficiosamente schierata contro i signori di Forte Terrore affiancando i Lord della Barriera.
Ma la calata dei Greyjoy sulle coste estreme del Nord ha impegnato quasi interamente i Mormont congiuntamente ai Donovan.
L’erede di Lyanna, il nipote Gendel, è un colossale albino. Il suo emblema personale è quello di famiglia, ma con l’animale sullo stemma dipinto in bianco invece che in nero; due dettagli che chiariscono immediatamente il soprannome dell’uomo. Pur non essendo affatto uno stolto, l’albino è un individuo privo di particolari ambizioni, che ama trascorrere il tempo nelle foreste dell’isola dell’orso, e che non ha una precisa opinione su come sia meglio agire per il bene del Nord. Ciò non toglie che in battaglia, armato della propria titanica mazza ferrata, sia un avversario più che temibile.
La figura forse più nota e ammirata dagli abitanti dell’Isola è però Mance Snow. Nipote naturale di Lady Lyanna, la sua mente acuta è ospitata senza riserve in tutti i Consigli della Casata, in pace e in guerra, pur essendo in ogni caso fuori dalla linea di successione. Scrittore e bardo, pur essendo il più colto e curioso della Casata condivide la propensione alla riservatezza e lo scarso desiderio di viaggiare tipico degli altri membri della famiglia.
Uniti ai Longshore e agli Umber, in una alleanza con Grande Inverno hanno riconosciuto in Marcus Blackhaven il Lord Protettore del Nord.
Reed
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La casa Reed è forse la più atipica nobile casa del continente (e persino sulla definizione, molte case meno stravaganti avrebbero da ridire)
La più fedele alla memoria degli Stark, di cui mantiene tradizioni e amicizie.
Misteriosala sua gente fatta di guerrieri che hanno ereditato le più antiche tecniche di guerriglia condivise dai Bruti e risalenti, si dice, ai Figli della Foresta e ai Primi Uomini. Popolo dalle tradizioni sue, estremamente caratteristico, è nel corso degli anni evoluto in una potenza dalla tradizione bellica ben poco prevedibile.
Awan Reed ha riconosciuto Marcus Blackhaven come protettore del Nord, sostenendolo nella lotta ai Bruti e alla calata dei Bolton, apprezzandone la definizione di Reggente di Grande Inverno in attesa del ritorno degli Stark. Di recente Reed ha inviato molte forze all’erede dei Tully per sostenere la rivola e la resistenza contro le Piovre.
Garantito da un territorio estremamente difficile per qualsiasi aggressore, Reed ha messo a frutto la bonifica dei territori meno paludosi paludi che sua moglie, donna estremamente colta, ha attuato, garantendosi frutti agricoli grazie al clima e avviando commerci e scambi ora fortemente minacciati dalla chiusura del Tridente a causa delle piovre.
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I Crannogmen sono stati a lungo una popolazione isolazionista cui Awan ha dato una svolta, consentendo la nascita di una nuova consapevolezza.
Proprio l'appoggio di Blackhaven all'annessione dei Reed delle terre oltre l´incollatura ha consentito una generazione nuova, che sorveglia e protegge i confini meridionali del Nord e i territori annessi delle Terre dei Fiumi. Awan Reed contrariamente ai suoi predecessori è un uomo capace di strategia diplomatica che ha acquisito dalla lunga permanenza nelle terre dei Fiumi, verso i quali ha adottato una politica di accoglienza e apertura oltre che di sostegno incondizionato nelle guerre che li hanno visti massacrati negli ultimi anni. Questo ha comportato migrazioni degli Andali dei Fiumi nei territori dei Reed e la nascita di una colonia agricola, che di fatto ha assunto una grande importanza per il Nord. In particolare, la conquista da parte dei Greyjoy della Forca Blu, della Forca Rossa e di buona parte del Tridente ha portato numerosi flussi migratori degli Andali dei Fiumi, accolti da Awan a mischiarsi con la popolazione Reed e dei Crannogmen che hanno esteso i loro territori più a nord arrivando a controllare la maggior parte dei terreni agricoli coltivabili del Nord. Da una parte, quindi, specie nella regione delle paludi le loro tradizioni si mantengono solide, legate a leggende e ritualità antiche, dall´altra la nuova generazione figlia dell´intreccio tra due culture, una generazione fortemente legata alla terra e alla Natura, più aperta e capace di aderire alle grandi cause del Nord, forte del suo orgoglio e della sua capacità nel dominare ambienti ostili e conoscerli approfonditamente.
Sono chiamati Rane di fiume, per differenziarli dalle Rane di palude, che mantengono in vita le tradizioni più antiche, ma di fatto c´è una buona armonia tra le due dimensioni culturali.Relazioni
Oltre all'appoggio incondizionato a Blackhaven contro Bolton e Manderly, Reed mantiene una feroce ostilità coi Frey.
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Signoria unificata Manderly Karstark
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La rottura tra i Manderly e i Karstark
La storia delle famiglie rispettivamente più ricca e più blasonata del Nord è stata intrecciata indissolubilmente, tanto che la fusione delle stesse sembrava ormai imminente, col beneplacito di tutti i ‘membri dell’equazione’.
Lymond Manderly, il Lord di Porto Bianco, non ha eredi diretti. Non si è mai sposato, e la sua fama di convinto edonista sconfina in più sussurrate voci di pederastia.
Cregan Karlstark, Lord di Karhold, scomparso vent’anni fa, sposò la sorella di Lymond, Lady Lynna.
Il primogenito dell’unione, Harren, si trovava dunque ad essere non solo il Lord di Karhold, ma anche l’erede di Porto Bianco. Lymond aveva confermato che non ha intenzione di porre obiezioni alla successione del nipote, che, dal canto suo, è un uomo discretamente capace e posato, certamente meno ambizioso della madre.
I Manderly, stretti in un rapporto di alleanza e contenimento di qualsiasi supremazia sul Nord con i Tyrell, sono stati i fautori del Concilio del Nord, apparentemente alieni a una politica di interesse verso il trono del Nord. Ma le recenti evoluzioni politiche hanno rivelato che la loro neutralità è probabilmente apparente.
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I fili di questo sistema che sta portando a concentrare in un unico uomo un potere che al nord non ha precedenti nell’ultimo secolo, sono retti da Lady Lynna, detta, non a caso, “Lord Lynna”, nomignolo la cui diffusione non si è mai data la pena di limitare. La donna, a causa dell’indifferenza e dell’ozio del fratello, aveva da sempre rivestito l’ufficioso ruolo di soggetto decisionale, a Porto Bianco. La morte del marito, lasciandola con un primogenito non ancora maggiorenne, le ha permesso di ficcare il naso in prima persona anche negli affari dei Karstark. Dall'ingresso di Harren quale Lord di Karhold, Lynna era tornata a risiedere e governare nella città dei Manderly. Consapevole del peso politico che suo primogenito avrebbe ottenuto una volta morto lo zio, ha persino rifiutato tutte le offerte matrimoniali per la figlia Leyla, consapevole che una volta sorella del Lord di Karstark-Manderly, potrà puntare a unioni di ben altra caratura. Ma Lo stanziamento nelle terre dei Manderly di un forte ceto di altogiardinesi, ha generato una completa sterzata nella politica del tritone. Già da tempo la corrente di commercianti e mercanti altogiardinesi, adattatasi benissimo nella società raffinata di Porto Bianco e soprattutto favoriti nei commerci con l’Essos dalla straordinaria posizione, hanno filtrato rapporti diplomatici con Parse Lannister portando nuove prospettive di interesse per i Bolton. In una graduale politica di avvicinamento, dapprima limitata a scambi di contrabbando e poi ufficializzata attraverso incontri informali nei salotti del potere, la Signoria ha compiuto i suoi passi verso la casata più Antica dopo gli Stark anche se una corrente legata al nuovo Lord, resiste ed è profondamente ostile alla collaborazione coi Bolton.
Harren sembrava schiacciato dai voleri della madre e dello zio e costretto inizialmente a una politica sotterranea di avvicinamento a Blackhaven che non era mai emersa formalmente dato il rischio di una rottura e la perdita del titolo di Erede ma Harren non aveva mai interrotto i rapporti coi Lord della Barriera cui inviava forze e rifornimenti. La guerra dell'estate 157 sovverte completamente l'asse strategico del Nord. L'alleanza dell'alba cui i Manderly aderiscono con forza, porta questi ultimi a recusare Harren e permettere l'invasione dei Bolton a Porto Bianco. Donnel Karstark affiancato da Rayson Bolton è ora il Lord di Portobianco mentre Harren Karstark riceve Long Lake appena conquistata da Blackhaven in attesa di riconoscere moglie e figli confinati in una torre ben lontana da Karhold sotto la protezione di Lynna, con l'assunzione del tutoraggio da parte dello zio. La fine dei Karstark ha luogo durante la guerra del 160 durante la missione congiunta tra uomini scelti di Blackhaven e Karstark. . Si sa per certo soltanto che gli incursori riuscirono a penetrare nella fortezza e ad iniziare l'evacuazione degli ostaggi. Qualcosa di terribile accadde durante la fuga che avrebbe dovuto riportare gli ostaggi in una zona sicura, ma quanto a questo i rapporti non sono concordi e l'unica cosa che si sa per certo è che gli incursori e gli ostaggi furono inseguiti. I rapporti della missione affermano che gli inseguitori riuscirono a piombare sugli inseguiti e che nel corso dello scontro lady Karstark ed i due figli, siano stati trucidati dai soldati dei Bolton. Da parte loro, al contrario, i Bolton ed i Manderly accusarono pubblicamente Blackhaven di aver ordinato ai suoi incursori l'eliminazione degli ostaggi piuttosto che permettere che venissero ripresi in custodia dalle forze inviate ad inseguirli. Resta il fatto che la missione fallì e che il duro colpo subito da Lord Karstark lo sconvolse e lo spinse ad un atto estremo quanto disperato. Scelse di agire direttamente e, senza informarne preventivamente lord Blackhaven, si accordò con alcune tribù di bruti che ormai vivevano da anni sul lato meridionale della Barriera, convincendoli a combattere per lui in cambio dell'assegnazione di terre che in parte erano sottoposte al controllo di Karhold ed in parte sarebbero state sottratte al controllo dei Bolton. E con le sue forze militari marciò su Karhold, intenzionato a chiudere i conti con i Bolton e a mettere i propri parenti di Porto Bianco di fronte alla responsabilità per quanto accaduto ai suoi familiari. Forte della sua conoscenza del territorio Karstark ottenne diverse vittorie sul campo, ma sotto le mura di karhold si consumò l'atto più sanguinoso e drammatico della guerra. Non si sa chi sguinò per primo un'arma, ma lì'incontro i cui i comandanti Karstark, Bolton e Manderly si trovarono a parlamentare per concordare i termini di resa della fortezza, si consumò un bagno di sangue. Disorientati, gli eserciti in campo si gettarono nella mischia e la battaglia infuriò per due giorni, prima che i rinforzi guidati da Lord Blackhaven e lord Umber, partiti in notevole ritardo rispetto alla azzardata impresa di lord Karstark, potessero giungere sul luogo. L'arrivo dei rinforzi risolse le sorti della battaglia a favore del Protettorato del Nord, ma non potè salvare Lord Karstark, perito nello scontro diretto con i suoi cugini Manderly ed i comandanti Bolton. Presi dal panico e nel timore di essere passati per le armi, i Bolton ancora asserragliati nella fortezza la depredarono e la diedero alle fiamme per coprirsi la ritirata a sud. Il bottino della vittoria fu quindi ben sanguinoso per i vincitori, che si ritrovarono con sterminata una delle casate più antiche del nord e Karhold ridotta a un tetro cumulo di macerie annerite dagli incendi.